Sarà un viaggio tra costa ed entroterra, alla scoperta di una delle terre più antiche e misteriose del Mediterraneo. Benvenuto in Sardegna!
In un tour di 7 giorni con partenza da Alghero pedaleremo verso sud attraversando una delle strade litoranee più belle e rinomate dell’Isola: la litoranea 105. Costeggiando le alte scogliere che cadono a picco sul mare, contempleremo le mille sfumature di blu e il paesaggio che cambia, fino a raggiungere il coloratissimo borgo di Bosa. Da qui risaliremo verso la città di Alghero immergendoci sempre più nelle strade curvilinee, ricche di pascoli e vegetazione che caratterizzano l’entroterra sardo.
Ma questo non sarà solo un viaggio tra i paesaggi e gli orizzonti di rara bellezza che ci offre questa terra. Visiteremo, assaggeremo e vivremo le diverse regioni storiche del Nord-Sardegna. Soggiorneremo nei piccoli borghi che le caratterizzano, scoprendone l’immenso patrimonio culturale.
Dalla Planargia al Meilogu, passando per il Montiferru e il Marghine, pronti a scoprire questo piccolo “continente” che chiamiamo Sardegna? Via!
Cosa farai:
Servizi Inclusi
Servizi Esclusi
Extra Opzionali
Tutti i tour sono sempre personalizzabili e adattabili alle esigenze del cliente
Benvenuti in Sardegna! al tuo arrivo potrai optare per recarti autonomamente verso la città di Alghero, da dove partirà il tour, oppure richiedere un trasferimento privato.
Godetevi l’atmosfera spagnoleggiante della piccola “Barceloneta sarda” soggiornando in uno dei bike hotel da noi selezionati. Non vi resta che scegliere quello più adatto alle vostre esigenze.
Il profumo di salsedine e l’atmosfera catalana saranno le prime sensazioni che avvertirai non appena metterai piede nella spagnoleggiante cittadina di Alghero. Chiamata anche “la Piccola Barcellona sarda” per via della sua conformazione e cultura prevalentemente catalana, è uno dei borghi della Sardegna che attrae migliaia di visitatori da tutto il mondo nella stagione estiva. Goditi le luci della città che si specchiano sul mare al crepuscolo. Non perdere l’occasione di gustare un buon gelato artigianale, di visitare i diversi negozietti di artigianato che animano il centro storico e – perché no? – dopo una passeggiata sugli antichi Bastioni, fermati in uno dei numerosi ristoranti per concederti una cenetta a base di pesce fresco. E mi raccomando, non mancare di ordinare per dessert un’ottima Menjar Blanc! La tipica torta algherese a base di latte e scorza di limone direttamente ereditata, così come lo è anche il dialetto catalano parlato in città, dalla tradizione spagnola a seguito dell’occupazione del 1300.
Tra alte scogliere che emergono dal mare, intervallate da piccole baie rocciose e antiche torri di avvistamento, il nostro percorso da Alghero a Bosa costeggerà il mare Mediterraneo e ti sembrerà di essere sulle montagne russe! Uccelli rari, compresi i grifoni, possono essere spesso avvistati appollaiati presso le scogliere rocciose. Scenderai lungo la costa occidentale percorrendo una delle strade asfaltate più belle e panoramiche d’Europa. Sapete che per per la sua peculiare conformazione è stata anche candidata patrimonio dell’UNESCO?
Vi consigliamo, prima, di recarvi al vostro hotel sul mare per il check-in e una rinfrescata. In un attimo, a cavallo della vostra bike, potrete raggiungere il centro di Bosa e godervi la città.
Chiamata anche la “Città dei colori”, Bosa ti conquisterà già solo ad osservarla in lontananza, ancor prima di attraversare il ponte che segna l’ingresso al centro storico. Tante piccole casette colorate, diroccate sulla collina, incorniciano l’antico Castello dei Malaspina che si scorge sulla cima del Borgo, mentre lì in basso si diramano un intreccio di stretti vicoli e gradinate dall’aspetto suggestivo e un po’ umido, conferitogli dalla presenza del fiume temo che divide in due la città. Il Temo è l’unico fiume navigabile di tutta la Sardegna e diverse sono le barchette e i piccoli pescherecci che potrai vedere attraccati al molo. Al lato opposto al centro storico si estende invece la Via delle Conce, dove un tempo venivano lavorate le pelli e che ora è una delle vie più frequentate della città per via della sua atmosfera, e soprattutto in occasione dell’atteso Beer Fest! In estate numerosi locali e tavolini animano la riva del fiume e rendono invitante accomodarsi per godersi un buon aperitivo o un calice dell’ottima Malvasia Locale (vino tipico del luogo).
Dormito bene? Scommettiamo di sì!
Non vi resta che fare un’abbondante colazione e prepararvi a inoltrarvi nell’entroterra sardo.
Se infatti nelle giornate precedenti ci siamo lanciati in un coast to coast su una delle strade panoramiche più belle d’Europa, oggi ci prepariamo a cambiare totalmente paesaggio. I pascoli e le sugherete delle strade poco trafficate che ci conducono al centro della Sardegna saranno un’esperienza altrettanto indimenticabile.
Da Bosa, attraverseremo il cuore della Planargia fino a raggiungere il suggestivo borgo di Santu Lussurgiu fermandoci per una pausa e un po’ di relax nel Parco di San Leonardo di Siete Fuentes. Qui possiamo fermarci per rifocillarci e consumare uno spuntino. Rinfrescati assaporando l’acqua minerale direttamente dalle fonte all’interno del Parco. è una tra le acque più amate dell’isola, prodotta e imbottigliata in Sardegna.
Non sono più sette le fontane di questa frazione circondata dal verde. Infatti, sotto la Dominazione Spagnola, la borgata venne soprannominata Siete Fuentes per via delle sette fontane che portavano l’acqua facendola scorrere direttamente dalla sorgente. La vegetazione ha piano piano mangiato gli edifici dell’antico villaggio medievale, di cui è sopravvissuta solo la chiesa di San Leonardo con la sua importante architettura e affascinanti facciate. Una volta arrivato qui, riempi la tua borraccia con l’acqua fresca direttamente dalla fonte!
Il borgo di Santu Lussurgiu è una di quelle perle che solo regioni storiche dell’entroterra sardo sono in grado di donarci. Un antico borgo dove la cura e l’attenzione degli abitanti per il decoro urbano vi sarà visibile già da una prima occhiata, caratterizzato da viuzze strette, angoli fioriti e strade acciottolate su cui è piacevole passeggiare nelle serate estive. Grazie alle sue caratteristiche, questo incantevole paesino merita un posto all’interno della rete dei Borghi Autentici d’Italia. Infatti a distinguerlo non sono solo i suoi scorci, ma anche la sua componente identitaria, ricca di usanze e tradizioni uniche. Tra queste si distingue sicuramente la tradizione cavalleresca, che trova la sua massima espressione nel carnevale con l’evento de “Sa Carrela ‘e Nanti”, dove validi cavalieri affrontano una spericolata corsa a cavallo, con tanto di pariglie, propri nella “Via di fronte” (Carrela ‘e nanti in sardo) che rappresenta la strada principale del borgo.
Il Bike Hotel in cui sosterete per la notte è in realta un Albergo Diffuso situato in un palazzo secolare, con un ristorante dalla cucina raffinata e sfiziosa e in un contesto dall’ambiente familiare.
Salirai verso Macomer seguendo una strada provinciale e attraversando la regione storica del Marghine.
Il nostro partner Esedra Escursioni gestisce vari siti e musei in questa zona, come il parco archeologico di Tamuli a circa 4 km da Macomer. Comprando un biglietto, potrai fare un giro in questa vasta area e intorno ai resti di tre tombe dei Giganti, ma soprattutto scoprirai la particolarità delle sei pietre sacre di forma conica conosciute come sas perdas marmuradas. Prima di entrare a Macomer, ci fermeremo per sentire la sacralità di questo sito risalente all’Età del Bronzo. Al termine della tua sosta rigenerante, riprendi la strada fino al paese di Macomer. Fai attenzione mentre prosugui, potresti incappare in qualche transumanza in corso! Infatti, ci stiamo addentrando in una regione fatta di pascoli e dall’economia agricola, distretto del formaggio pecorino tra i più importanti della Sardegna.
Macomer è una città commerciale nella storica regione del Margine, e in passato fu un importante crocevia tra il Nord e il Sud della Sardegna. Inoltre, tra le mura del suo castello si svolse la battaglia decisiva del popolo sardo contro la dominazione aragonese. Nonostante la sconfitta, negli anni i sardi si sono presi la rivincita ricostruendo Macomer come un grande centro di produzione casearia. Quindi, non dimenticarti di assaggiare il gustoso pecorino magari accompagnato da un buon vino locale!
A tuo piacimento, potrai conoscere meglio la tradizione agropastorale del Marghine e la storia di questa regione nel museo Le arti antiche. Situata a quasi 600 metri sul livello del mare, da Macomer potrai osservare la valle circostante, gli altipiani di Abbasanta e Campeda, e la catena del Marghine con il monte di Sant’Antonio e le sue querce secolari.
Se vorrai trascorrere un pomeriggio alternativo, potrai esplorare ulteriormente l’entroterra di Macomer comodamente seduto in una delle carrozze del Trenino Verde. Potrai acquistare il biglietto presso il nostro Bike partner Esedra, che promuove e organizza gli itinerari del Trenino Verde per la tratta Macomer – Bosa.
Lasciamo i pascoli del Marghine e cambiamo nuvamente paesaggio. Ricomincia la risalita verso Nord, che questa volta ci condurrà in una riserva naturale tra le più belle dell’isola. Parliamo del Bosco di roverelle secolari del Monte Minerva. Ma prima di raggiungere il Villanova, allunghiamo un po’ il tragitto per immergerci nella regione storica del Meilogu e visitare uno dei più importanti siti d’interesse archeologico della Sardegna: La Necropoli di Sant’Andrea Priu.
Siete carichi? Perchè la salita sarà impegnativa… oltre che divertente! Ma tranquilli, la meraviglia varrà la fatica.
Ora riprendi fiato e fermati per captare le vibrazioni positive e benefiche emanate da questo luogo sacro e antico. Lo sapevi? Si dice che tutti i siti archeologici sparsi per la Sardegna, costruiti dai sardi nuragici intorno al Neolitico, siano posizionati in aree ad alta intensità magnetica così che chiunque li visiti possa rigenerarsi!
La semplicità della cultura spirituale nuragica, a stretto contatto con la natura, si riflette nelle incisioni che decorano le domus e i loro soffitti. Secondo la filosofia nuragica, armoniosa con la natura, la morte costituiva un momento di rinascita e di passaggio verso una nuova vita, ed è per questo che i luoghi di sepoltura venivano pensati come delle vere e proprie case, accoglienti punti di riferimento per i defunti: sul pavimento ecco lo spazio che un tempo veniva dedicato al focolare, mentre un padiglione di ingresso conduce alle ‘tombe a camera’. Qui, furono costruiti banconi e nicchie in cui lasciare gli effetti personali e anche oggetti dal valore votivo.
In epoca romana e bizantina, il sito fu riutilizzato come chiesa rupestre e dedicato a Sant’Andrea. Una delle domus (la cosiddetta “Tomba del Capo”) fu più volte affrescata con scene religiose risalenti al Nuovo Testamento, come se si volesse, non cancellare la sacralità pagana del luogo, ma piuttosto “stratificare” e seguire l’antico retaggio spirituale iniziato dai nuragici.
Il Villanova, anticamente chiamato Nurcara, si estende tra le valli e i monti dell’alto e medio corso del fiume Temo ed è una piccola regione della Sardegna la cui storia e i cui confini mutano nel tempo e si intrecciano con quelli del Meilogu. Una regione dell’entroterra sardo che si diverte a bagnarsi con la spuma del mare, rivolgendo il suo sguardo verso il Gigante Addormentato algherese. Ma anche in lei risiedono dei Giganti, o meglio… delle Gigantesse! Parliamo delle Roverelle Secolari del Monte Minerva, che ombreggiano sentieri capaci di condurvi a tesori archeologici inestimabili, come le Domus de Janas dell’omonimo Monte.
Qui potrete anche visitare il Roseto Andrea Monti, che conserva diverse qualità di rose antiche ed è gestito dall’Ente Forestas, oppure semplicemente concedervi un po’ di relax nel fresco giardino della Locanda.
Il Villanova è inoltre ricco di suggestivi borghi da scoprire. Tra tutti il più particolare è quello di Monte Leone Rocccadoria, con i suoi 100 abitanti la caratteristica ex-cava di tufo interna al paese, oggi convertita a parete per l’arrampicata e che pare quasi aprire una terrazza con vista sul lago Temo.
E se all’andata abbiamo preperito percorrere la strada litoranea per godere di bellissimi paesaggi a picco sul mare, per il rientro decidiamo di intraprendere un percorso interno dal paesaggio completamente differente. Discenderemo dal Monte Minerva in direzione Montresta, evitando pendenze troppo ripide. Attraverseremo strade ricche di vegetazione e campi fertili in un susseguirsi di curve sinuose fino a scorgere il mare in lontananza, una volta vicini alla città di Alghero.
Giungeremo a destinazione in mattinata, perciò, se avete piacere, fermatevi lungo il tragitto in un posto adatto per un break.
Colazione sempre inclusa e soggiorno presso uno dei nostri bike hotel partner.
Sono stati 5 giorni intensi di pedalate su e giù per la Sardegna. Prenditi un po’ di tempo per goderti quest’ultima serata ad Alghero. Passeggia, goditi le luci del porto al crepuscolo e opta per una buona cenetta di pesce in centro storico.
Siamo ormai giunti alla fine di questo entusiasmante tour alla scoperta delle regioni storiche del Nord Sardegna. Non resta che avviarsi all’aeroporto.
Puoi decidere di raggiungerlo autonomamente oppure prenotando il trasferimento privato con uno dei nostri partner. In tal caso ci occuperemo di tutto noi!
Ti ringraziamo per averci scelto e ci auguriamo di rincontrarti presto per il tuo prossimo bike tour qui in Sardegna!
